venerdì 7 novembre 2008

Vuoto Legislativo

Avvisando in questo articolo che il linguaggio si fa un po' "tecnico", dalla community RAI che parla di quest'argomento riporto:

"VUOTO LEGISLATIVO: con la scoperta del valore indotto come valore GIURIDICO si è finalmente data la giustificazione scientifica del VALORE MONETARIO .. così nella moneta si trasforma il valore della convenzione, cioè di uno strumento giuridico, in un bene reale oggetto di DIRITTO E PROPRIETA'
DISEGNO DI LEGGE SENATO DELLA REPUBBLICA-XII LEGISLATURA
Atti Parlamentari 2 N.1282 S 1282 Titoli 95/01/12 Proprietà popolare della moneta
ddl al punto 3) si descrive come l'oggetto del furto determini un DEBITO INESIGIBILE!!

Preciso che è una legge perfettamente compatibile con il sistema monetario internazionale, perchè considera SOLO ASPETTI DI DIRITTO PRIVATO (cioè la proprietà della moneta e la posizione di creditore e debitore) come tali di stretto diritto interno e del tutto irrilevanti per il diritto internazionale.Il progetto è altresì perfettamente compatibile col trattato di Maastricht perchè rispetta l'autonomia anche della Banca Centrale Europea, proponendo il completamento e il coordinamento sul principio che ogni popolo SIA DICHIARATO PROPRIETARIO DELLA SUA MONETA e riconosciuto collettivamente e reciprocamente come tale.
Non può infine essere taciuto il particolare proprio del disegno di legge, che in applicazione del fondamentale principio democratico della sovranità popolare, riconosce al popolo anche la sovranità monetaria

Il debito pubblico, quello che contrae lo stato e grava poi su tutti noi che dobbiamo ripagare con le tasse sempre crescenti che sta intorno al 106% del prodotto interno lordo, che toglie i fondi per le opere pubbliche, per la previdenza e l'assistenza e quant'altro, è abusivo!!!
La Banca d'Italia cede a caro prezzo il denaro che a essa niente costa e a cui non è essa a dare il valore, ossia il potere d'acquisto , il potere d'acquisto glielo conferisce il mercato, la gente, attraverso la domanda di denaro!! Tu fai confusione su questo e non tieni mai presente che la Banca Centrale NON ha "prodotto" il valore del denaro, MA si comporta come se fosse proprietaria del medesimo denaro, in quanto lo cede allo Stato ( e alle banche commerciali ) in cambio di Titoli di Stato questo è un fatto allucinante e illegale e i Governanti si comportano come servi consiglieri riconoscendo alla Banca Centrale la proprietà o titolarità del valore del denaro che emette, stampato o scritturale che sia, e in cambio di esso indebitano INGIUSTAMENTE e illogicamente il proprio popolo, che è il soggetto CHE COL SUO LAVORO E CON LA SUA DOMANDA, OSSIA COL MERCATO CONFERISCE VALORE AL DENARO!! Da quel che leggo spesso,con un pochino di confusione su tutto, mi pare che in molti sostengano (sbagliando) che il denaro è un debito per la Banca che lo emette, ma se il denaro emesso costituisse una passività, un debito, perchè mai lo stato dovrebbe comprarlo, pagandolo con titoli del debito pubblico, che costituiscono un credito per chi li riceve?
Si è mai visto che qualcuno paghi un'latro per farsi cedere un debito????
Il denaro non è affatto un debito per la banca che lo emette, questo è IMPORTANTISSIMO e va ricordato, se fosse un debito dovrebbe poter essere incassato dal portatore presso la banca medesima, mediante conversione in oro, e il portatore della banconota avrebbe il diritto di farsela cambiare in oro dalla Banca Centrale che l'ha emessa, come avveniva una volta, quando il denaro era convertibile in oro e le banconote portavano la scritta "pagabile a vista al portatore"!!

Gli errori concettuali e GIURIDICI sono nel ritenere che il denaro venga prestato ad interesse dalla Banca Centrale allo Stato, mentre NON si tratta di un prestito ma di uno sconto "tasso ufficiale di sconto".Lo stato emette titoli di debito pubblico e li presenta alla Banca centrale che glieli sconta circadell'85% ANTICIPA denaro allo stato contro la cesssione di titoli che costituiscono promesse di pagamento in favore del loro futuro portatore, pagamento da effetture a una determinata scadenza, i titoli del debito pubblico sono come pagherò cambiari gravati da interesse ed emessi dal Ministero del Tesoro, ma il denaro che la Banca Centrale ANTICIPA allo stato scontando questi titoli , NON VIENE PRESTATO allo Stato dalla Banca Centrale, ma CEDUTO IN PROPRIETA'!! Lo stato quindi rimane debitore nel senso che dovrà rimborsare i titoli emessi quando questi scadranno, oltre a pagare gli interessi ai portatori, ma NON nel senso che la Banca Centrale che ha emesso il denaro e lo ha dato allo Stato resti proprietaria del denaro medesimo dopo averlo dato allo Stato in cambio di titoli del debito pubblico. Il DEBITO GRAVA SUI TITOLI, NON sul denaro che lo Stato riceve nel momento dello sconto dei titoli. Altro errore è ritenere che il rimedio sia sostituire il denaro addebitato con il denaro ACCREDITATO, chi sostiene una riforma monetaria su rimpiazzare la moneta-debito con la moneta-credito da accreditarsi allo Stato o al popolo al momento della sua emissione, spesso suppongono che la contapposizione sia fra moneta-debito e moneta-credito: moneta che viene addebitata allo Stato e moneta che viene ad esso accreditata. QUESTO E' GIURIDICAMENTE UN ERRORE ED E' FUORVIANTE!!

LA CONTRAPPOSIZIONE NON E' TRA DEBITO E CREDITO (è ovvio che ovunque ci sia un credito c'è pure un debito!!) ma tra DEBITO-CREDITO jura ad rem per i giuristi da una parte e PROPRIETA' jura in re dall'altra!!!!!Se uno stato sovrano emette o ha emesso mediante una tipografia o una zecca la sua propria moneta, questa moneta NON gli viene ACCREDITATA, non gli è dovuta, E' GIA' SUA, ESSO NE E' PROPRIETARIO DALL'ISTATANTE IN CUI LA EMETTE E PER LO STESSO FATTO DELL'EMISSIONE è un'acquisto originale non derivativo, perchè non deriva da un diritto altrui! Esci dalla dimensione debito-credito fintanto che si rimane nella dimensione debito-credito anche parlando di social credit si rimane nel meccanismo che genera ingiustificato debito pubblico e privato.Coloro che commettono questo errore non si rendono conto che la radice del PROBLEMA E' IL DUALISMO TRA: STATO E BANCA CENTRALE O ISTITUTO DI EMISSIONE MONETARIA, E' QUESTO DUALISMO CHE VA ELIMINATO!!!!!!Non basta che lo satto nazionalizzi la Banca privata, lo stato DEVE EMETTERE DENARO IN PROPRIO NON DEVOLVERE A UN ALTRO E DIVERSO SOGGETTO GIURIDICO ovvero Banca Centrale o Istituto di emissione questa funzione, per poi farsi accreditare il denaro emesso, SE LO METTE IN PROPRIO ne E' PRORPIETARIO ORIGINALE ( NON CREDITORE), senza che NULLA sia dovuto ad alcuno, non ha alcun bisogno di farselo accreditare, per farselo accreditare del resto dovrebbe dare in cambio qualcosa, o dovrebbe creare un debitore prchè non c'è credito senza un debito corrispondente!!

IMPORTANTE SAPERE LA TRUFFA DELLA TUA BANCA DI FIDUCIA :
L'equivoco linguistico ha sicuramente origine dall'abitudine all'uso "accreditare"- "addebitare" nei rapposrti di conto corrente bancario e non bancario.La banca se ricevo un bonifico mi accredita il corrispondente importo, perchè la banca è tenuta a darmelo in denaro se lo richiedo: quindi è un mio credito verso di essa, cui corrisponde il suo debito verso di me, ciò appunto perchè i rapporti con la Banca sono di CREDITO E DEBITO. Se io verso denaro sul mio conto bancario, la banca me lo "accredita",ossia, lo riceve, ne diventa proprietaria, lo può usare dandolo ad altri e se ne riconosce debitrice nei miei confronti(questo è il credito che mi accredita). In effetti il denaro che deposito passa di proprietà alla Banca perchè non di deposito si tratta ( nel deposito il depositante rimane proprietario del bene depositato, e il depositario ne diviene SOLO custode, es.come quando si depositano gioielli in un caveau di una banca), ma il prestito di consumo, come il mutuo, io presto denaro alla banca che ne divienta piena proprietaria.
Constatato che il linguaggio dei rapporti tra cittadino e banca è fortemente FALSATO per occultare al cittadino la realtà avviene questo nella nostra completa ignoranza: i depositi del cittadino NON sono depositi ma mutui, e i mutui della banca NON sono mutui ma promesse di pagamento, e il rimborso o recupero del capitale del (falso) mutuo NON è rimborso, ma INDEBITO arricchimento della nostra bella banca di fiducia, e gli interessi sul capitale non prestato NON sono interessi MA corrispettivo per la garanzia di pagamento messa a disposizione della tua bella ladra di fiducia!!!
Perchè falso, perchè nullo? PERCHE' SONO NULLI A TERMINI DI LEGGE!! Prendendo ad es. l'attuale dramma di molti cittadini che stanno perdendo la casa, Così vediamo insieme quanto ci prendono per il culo giocando con la nostra ignoranza, tanto chi va a controllare?? Fatelo!!!Fallo!!
Codice Civile, articoli 1813 e seguenti. Il contratto di mutuo è disciplinato dall'art. 1813 ss.C.C. Art. 1813: "il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all'altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l'altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità [ 1782 ]" Art. 1814:" le cose date a muto passano di proprietà del mutuatario[ 1782]. L'art. 1834 stabilisce :"Depositi di denaro. Nei depositi di una somma di denaro presso una Banca [ 2195 n.4] questa ne acquista la proprietà [ 1782, 1813], ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria[1278] , alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante[ 1771], con la osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi [II]. Salvo patto contrario si eseguono alla sede della banca presso la quale si è costituito il rapporto". Da quanto sopra consegue che il contratto definito "mutuo" che le banche stipulano con soggetti a cui dicono di concedere un mutuo, è nullo,e che non è avvenuto in essere alcun mutuo, e che nulla invalida e inveritiera è la dichiarazione di quietanza e la conseguente dichiarazione di essere debitore della somma, che sempre figura sui contratti con la Banca. Infatti, affinchè avvenga in essere il mutuo, che è un contratto detto "reale", perchè nasce con la consegna del RES o cosa (come il comodato e il deposito), è necessario che avvenga una consegna di denaro e che questo denaro passi in proprietà al mutuatario (artt. 1813 e 1814).
Il contratto si stipula consegnando in proprietà le cose o il denaro, NON firmando un atto scritto, la banca però non consegna affatto danaro al cliente, e non gli trasferisce la proprietà di danaro per due indipendenti ragioni :
la prima è che per tale accredito lascia le somme accreditate nella proprietà della banca ( come avviene con tutti gli "accrediti" a clienti della banca, persino ai depositanti- art.1834; i depositi bancari sono infatti depositi IRREGOLARI, analoghi ai mutui: la banca "depositaria" diviene proprietaria delle somme del depositante), quindi NON attua la condizione della consegna (art.1813) nè quella del passaggio di proprietà (1814). Affinchè il mutuo venga in essere, occorrerebbe che la banca consegnasse il danaro contante. L'ACCERDITO INFATTI NON E' DANARO. Lunica forma di danaro è la cartamoneta legale: quindi era la Lira emessa dalla Banca d'Italia al tempo della stipulazione del contratto DE QUO , ed ora l'Euro, emesso dalla BCE ( RECTIUS dal Sistema Europeo delle Banche Centrali). L'accredito bancario non è danaro, ma è promessa di pagare danaro a richiesta. Il danaro è un bene, un oggetto di proprietà, su di esso ho un jus in re. L'accredito da un diritto obbligazionario, un jus ad rem - jus ad pecuniam, ma NON è esso stesso pecunia.
Es: se Santoro fa a Travaglio un giro conto di 100 € non gli trasferisce la proprietà di 100€, ma gli cede un credito di 100€, ossia il diritto a richiedere 100€ dal debitore.

La seconda ragione bisognevole di alcune considerazioni giuridico-bancarie, discende dal sistema di riserva frazionaria e dal reflusso bancario con cui operano le banche, ed è che la banca NON ha le somme che dichiara di dare a mutuo, sia perchè presta fino a 60 volte il capitale proprio (Normativa Basilea II) ossia, se ha un capitale proprio di 100 può (fingere di ) prestare fino a 100 x 60 = 6000, sia perchè il c.d. capitale proprio è calcolato comprendendo anche i crediti della banca (ossia anche i crediti che la banca contrae nei confronti dei suoi clienti)
Grazie alla combinazione di questi due principi, le banche contraggono impegni, ossia fingono di dare un mutuo fino a 1000 volte le loro possibilità di danaro ossia di cartamoneta. Ovviamente su questi finti mutui ESIGONO E RACCOLGONO INTERESSI VERI, OSSIA SI FANNO PAGARE INTERESSI SU DANARO CHE NON PRESTANO!

Questo è il vero businnes della banche: creare pseudo-danaro elettronico A COSTO ZERO e "prestarlo" contro interesse, in sostanza il businnes è creare "accrediti" che i cittadini (clienti imprenditori..) condizionati dai loro automatismi mentali, scambiano per denaro e su essi trovano logico ( eroneamente e finchè non riflettono)pagare interessi, non vedendo che essi non sono denaro reale che la banca già abbia di proprio, ma una crazione che la banca lì per lì fa dal nulla, con l'indebitarli, prorpio grazie alla loro richiesta di credito, senza di cui la banca non potrebbe creare alcunchè "denaro" , non ci mette altro che l'inganno "psicologico"e la sua posizione privilegiata che HA USURPATO allo Stato! Si potrebbe quindi dire che l'interesse pattuito nel contratto di mutuo, E' ILLECITO PERCHE' USURARIO, dato che il tasso di interesse è sempre, matematicamente INFINITO, ma in realtà non si tratta di interesse, perchè NON si tratta di un corrispettivo per un mutuo dato che NIENTE è stato dato a mutuo.
SI TRATTA DI UNA PATTUIZIONE LEGALMENTE NULLA PER DIFETTO DI CAUSA JURIS, di corrispettivo, nonchè per VIOLAZIONE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DEL DIRITTO O DELLA LEGGE PENALE o annullabile per errore sull'esistenza di un mutuo

LA CONTRARIETA' ai principi generali del DIRITTO E DELLA COSTITUZIONE repubblicana sono patenti: il MODUS OPERANDI che le Banche si sono arrogate in fatto di pseudo mutui e VERI interessi è INCOMPATIBILE CON L'Art: 1, 1°c. delle Costituzione , laddove esso stabilisce: "l' Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro": produrre pseudo denaro a costo zero e fingere di erogare mutui per ottenere interessi sul nulla e il rimborso di somme mai erogate, equivale ad appropriarsi del frutto del lavoro altrui SENZA LAVORARE nè produrre beni o servizi, ne sostenere costi, è un diretto SFRUTTAMENTO del popolo e dei lavoratori autonomi e dipendenti, delle imprese e degli investitori.
In base a questi ARGOMENTI GIURIDICI si può citare la Banca davanti a un Tribunale, chiedendo che il Tribunale dichiari NULLO E INESISTENTE IL MUTUO, nonchè inesistente il credito della Banca per capitale e per interessi.
Si potrebbe chiedere il rimborso del capitale e degli iteressi già indebitamente versati , la Banca potrà ottenere un equo compenso per l'uso che il cliente ha fatto della linea di credito che la banca gli ha messo a disposizione sotto l'ingannevole nomen di mutuo.

Saluti
Marika"

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